Ambasciata della Repubblica di Croazia in Italia Associazione Italo-Croata a Roma organizzano un aperitivo letterario con VERONIKA SANTO che presenterà il suo libro “IL GIARDINO DELLE POLENE” e racconterà della letteratura fantascientifica in Croazia lunedì 3 giugno 2013 ore 19.00 AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI CROAZIA IN ITALIA Via Luigi Bodio 74, Roma racconto musicale di: Oksana Poliarush soprano, cantante barocca Simone Colavecchi tiorba organizzazione a cura di: Sarah Zuhra Lukanić e Zrinka Bačić aperitivo a cura di: Sandra Družić per informazioni: info@associazioneitalocroata.com www.associazioneitalocroata.com 339.4988015 IL GIARDINO DELLE POLENE è una storia di due ossessioni e di mari sconosciuti. Mari sconosciuti che meritano di essere scoperti e conosciuti. Esattamente come i racconti di Veronika Santo. (dal blog Nocturnia) IL GIARDINO DELLE POLENE racconti balcanici DI VERONICA SANTO Edizioni della Vigna (collana Fermenti), 2012 Molto spesso un libro può essere l’equivalente di uno scrigno pieno di sorprese, magari anche una porta aperta verso altri mondi. Dentro di me sono sempre stato persuaso che in realtà non siamo mai noi a scegliere il volume da comprare quanto piuttosto il contrario. Questo è stato il caso de IL GIARDINO DELLE POLENE. M’incuriosiva l’idea di un libro scritto da un autrice croata, m’interessava capire almeno in parte quale sia lo stato della narrativa fantastica nei paesi dell’ex Jugoslavia, il succo del discorso è che molto spesso tra vicini, tra paesi confinanti non ci conosciamo a fondo, crediamo il contrario ma semplicemente non sempre è così. In particolare per quanto riguarda il tipo di narrativa che m’interessa maggiormente, nel nostro paese ci limitiamo alle traduzioni degli scrittori americani oppure inglesi- o comunque sempre e solo provenienti dai paesi anglosassoni- e così finiamo per ignorare quello che avviene nel resto del mondo ( anche di quello che viene scritto nel nostro stesso paese alle volte ) Ora Edizioni Della Vigna colma in parte questa lacuna pubblicando alcune storie della scrittrice Veronika Santo (nata in Vojvodina, da tempo residente a Roma e tra le altre cose, molto attiva nel propagandare la conoscenza della narrativa fantascientifica croata ). Le otto storie presenti nel volume sono uscite negli anni scorsi in diverse antologie e riviste croate e serbe. Non so dire quale sia lo stato della fantascienza croata, delle sue tendenze e peculiarità; l’unico altro autore di quelle zone che conoscevo era Darko Macan, più che altro per il suo lavoro posteriore di sceneggiatore di fumetti negli USA, prometto che comunque, scriverò presto un post sull’argomento sicuramente questi otto racconti, però hanno un principale filo conduttore: un fantastico quotidiano, descritto con toni quasi soffusi, volutamente minimalisti. La Santo, sembra insistere molto su una tipologia di “fantastico quotidiano”, per cui l’altro, l’estraneo si accompagna a noi, fa parte della nostra normalità, risiede negli stessi luoghi che frequentiamo. Volendo dare una definizione, direi che il sottotitolo scelto per il volume e cioè Racconti Balcanici sia pienamente azzeccato, non solo a causa del retroterra personale della scrittrice e dell’ambientazione delle vicende, ma anche e sopratutto perché stiamo parlando di storie di confine. E per confine non intendo solo un aspetto geografico, quanto piuttosto di una narrativa di stati d’animo. Troviamo la fantascienza, troviamo varie tipologie di fantastico, perfino un paio di riflessi horror. Non aspettatevi storie ricolme di tecnologia, ma racconti molto intimistici, su cui vengono innestati (spesso piacevolmente ) elementi e riflessioni tipiche del fantastico: troviamo viaggi nel tempo, mutanti perseguitati, creature extradimensionali, mostri marini il tutto però senza mai calcare la mano, sottovoce, con estremo garbo, ecco la narrativa della Santo è più che altro un acquired taste, un piacere che si acquista poco alla volta, badando più ai sottintesi,al non detto che alla narrazione esplicita. La guerra il flagello recente dei Balcani viene citato di sfuggita solo una volta, nel racconto A CHE SERVONO I DOGANIERI? Ma per il resto per tutta la raccolta si respirano afrori, si avvertono echi di realtà simili sia pur diverse dalle nostre, le storie possono essere ambientate a Zara, a Spalato o a Ragusa ma raccontano storie universali. O per essere più precisi, storie universalmente mediterranee: gli ulivi e i vigneti disposti a terrazza dell’isoletta del racconto L’ISOLA A FORMA DI FARFALLA nascondono ancestrali credenze di trasformazioni marine IL GIARDINO DELLE POLENE è una storia di due ossessioni e di mari sconosciuti. Mari sconosciuti che meritano di essere scoperti e conosciuti. Esattamente come i racconti di Veronika Santo. Veronika Santo è croata e da anni vive e lavora a Roma. Si è laureata alla Facoltà di Scienze Politiche di Belgrado. Ha cominciato a scrivere negli anni ottanta sulla rivista SIRIUS di Zagabria. Vincitrice del prestigioso premio SFERA a Zagabria (1991), premio della rivista ZNAK SAGITE di Belgrado. Dopo una lunga pausa torna a pubblicare con UBIQ (rivista di fantasy e fantascienza). L’Edizione SFERA nel 2008 pubblica il suo libro di racconti “IL GIARDINO DELLE POLENE”. Lo stesso anno comincia la sua colaborazione con le Edizioni Della Vigna. OKSANA POLIARUSH soprano, cantante barocca Oksana Poliarush (soprano) dall’età di 6 anni inizia gli studi musicali. Partecipa a diversi concerti, festival, concorsi nazionali e regionali per pianoforte, teoria della musica e canto. Vincitrice di diversi concorsi, tra i quali “Studi virtuosi” per tre anni di seguito. Nel 2003 a Kyev inizia gli studi come pianista nella scuola statale superiore della Musica di Glyera sotto la guida dei Maestri M.Orlova e Pf.Zubenko. Segue anche il corso di canto moderno/retro/e popolare. Ha fatto il Masterclass con il Maestro Ryabov. In qualità di pianista si è esibita sia come solista che accompagnatore in vari concerti, teatri, festival lavorando nella scuola statale per i bambini a Kyiv. Nel 2007 entra nel Conservatorio di “S.Cecilia” di Roma come pianista, seguita dal Maestro Pacelli. Dal 2010 ha iniziata lo studio del canto barocco e di musica sacra con Maestro Gof. Ha fatto Masterclass con Emma Kirkby e Jill Feldman. Nell’agosto del 2012 ha avuto il suo primo concerto solistico nella sua citta natale, e successivamente, nel novembre, il concerto a Roma nella chiesa di S.Sofia. Attualmente è studentessa al Pontificio Istituto di Musica Sacra. SIMONE COLAVECCHI, liuto, tiorba e chitarra barocca Studia con Mario D’Agosto alla “Arts Academy” di Roma e con Andrea Damiani al Conservatorio “Santa Cecilia” a Roma, perfezionando la tecnica interpretativa della musica antica in masterclass con Paul O’Dette (“Antiqua Early Music Festival” Bolzano 2006) ed Hopkinson Smith (“Fondazione Marco Fodella” – Milano 2004 – Roma 2010). Collabora stabilmente con Rosario Cicero dal 2004 in numerosi concerti-spettacolo tra cui “Al Ballo della Ciaccona” (“Roma Baroque Festival” 2009) e “Il Suono di Caravaggio”, presentato in prima assoluta nell’ambito della rassegna “Palazzi e Concerti” (Roma 2010) e replicato lo stesso anno presso l’Istituto Dante Alighieri nella sede di Palazzo Firenze, già residenza romana di Caravaggio. Ha partecipato al Festival Flatus a Sion (Canton du Valais – Svizzera 2010) in uno spettacolo di musiche con danze ricostruite dal manuale “Choregraphie, ou, L’art de décrire la dance, par caracteres, figures, et signes démonstratifs (…) (1700) di Raoul-Auger Feuillet ed eseguite dal vivo da danzatori specializzati in danze antiche. Eʼ stato invitato a partecipare come continuista alla tiorba al “Séminaire international de découverte dʼoeuvres inédites pour flûte traversière dʼauteurs” (gennaio-giugno 2010) tenuto tra Roma, Sion e Sierre da E. Casularo nel corso del quale ha partecipato a esecuzioni in prima assoluta di musiche recentemente rinvenute in fondi privati in Svizzera. Si è esibito per Radio Vaticana nel gennaio 2010 con l’ensemble”Utile Dulci” al fianco di Enrico Casularo e Federico Del Sordo nell’esecuzione integrale delle suites per flauto e basso continuo di Pierre Danican Philidor; ha suonato nuovamente nel 2011 a Radio Vaticana nel corso della trasmissione “DIAPASON” diffusa sul territorio nazionale. Ha collaborato, in qualità di assistente alla tiorba, ai corsi di Basso Continuo tenuti da Federico Del Sordo presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma (A.A. 2008-2009 e 2009-2010). E’ liuto solista nella colonna sonora del cortometraggio “La Trama di Amleto” (2005) di Salvatore Chiosi, selezionato per la 62° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Sezione Venezia Corto Cortissimo (Eventi Speciali). E’ invitato, unico solista in cartellone, a suonare al “IX Festival Internacional de Musica Antigua 2011” a Lima (Perù) dove ha tenuto un seminario sull’interpretazione della musica antica per strumenti a pizzico per gli studenti dell’Università Cattolica del Perù. Ha partecipato (2011) all’incisione di un CD di imminente pubblicazione dedicato a musiche inedite di Gregorio Allegri recentemente venute alla luce dalla Biblioteca di Palazzo Altemps, e nel novembre 2011 ad una serie di concerti a Lisbona (Fortezza di Saò Juliao da Barra) e a Castelbranco (Portogallo) sotto la direzione del Maestro Joao Paulo Janeiro in un programma di musiche sacre e profane appartenenti al repertorio del Barocco Portoghese. Source: http://www.associazioneitalocroata.com/